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Animali abbandonati: quanti sono e cosa fare?

4 min di lettura

Ci sono stagioni in cui l’abbandono degli animali, sia cani che gatti, è maggiore: sapete quali sono i numeri di questo fenomeno e cosa fare per fermarlo? Dai numeri verdi alle adozioni consapevoli, ecco come aiutare a risolvere il problema degli abbandoni di cani e gatti e tutti i consigli su come muoversi in Italia.

I numeri degli abbandoni

Le famiglie italiane di oggi sono composte anche da amici a 4 zampe: nello specifico ci sono 6.800.000 cani e 8.500.000 gatti che condividono la propria vita con uomini, donne e bambini. Non tutti i cani e i gatti sono così fortunati: in Italia ogni anno vengono abbandonati 50 mila cani e 80 mila gatti che vanno a incrementare il numero di randagi, pari a circa 900.000.

L’80% di questi rischia di essere vittima di un incidente, di morire di stenti o di subire maltrattamenti e solo una piccola percentuale trova rifugio nelle strutture come l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) o di altre associazioni di volontariato.

Abbandonare un animale è un reato

Questo triste fenomeno si ripete ogni anno soprattutto in due periodi che coincidono con le vacanze estive e quelle di fine anno. Tra luglio e settembre, ogni giorno, vengono abbandonati circa 600 tra cani e gatti e anche tra novembre e febbraio il fenomeno si ripete. L’incapacità di occuparsi di cani e di gatti o di saper gestire un viaggio insieme agli amici a 4 zampe, è uno dei motivi più ricorrenti di questa che è una vera emergenza.

Abbandonare un animale è un reato punito per legge con multe che vanno dai 1.000 ai 10.000 euro e con l’arresto fino ad un anno. 

La legge, infatti, dice che:

"Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze". (art. 727 del codice penale)
Nonostante questo l’abbandono continua a essere una pratica consolidata nel nostro Paese, per questo servono campagne di prevenzione e il contributo di tutti i cittadini.

Segnalazioni telefoniche e social

Cosa fare dunque per aiutare chi, tra volontari e forze dell'ordine ed enti preposti alla salvaguardia degli animali, lavora ogni giorno per evitare l’abbandono di animali?​

La prima dritta è quella di avvertire sempre se trovate un animale che sembra randagio o abbandonato. In autostrada, ma anche nel vostro quartiere: nel primo caso, meglio segnalare telefonicamente subito alle forze dell'ordine e in particolare alla Polizia Stradale (digitando il numero unico 112 e facendosi passare i responsabili dell'area in cui vi trovate) e non fermarsi per raccogliere l'animale. Saranno loro a occuparsi della salvaguardia del cane lasciato dal suo ex padrone. Se vi trovate nelle strade urbane, dovete invece contattare il Comando della Polizia Municipale del comune in cui localizzate l'animale abbandonato: se non conoscete il numero potete farvi passare la chiamata direttamente dal numero unico 112.​

​Ecco tutte le indicazioni utili per le segnalazioni.

Se si avvista un cane o un gatto abbandonato in Autostrada:​

  • ​chiamate il numero unico 112 e chiedete della Polizia Stradale;​
  • via X (ex-Twitter) mandate un messaggio a @emergenza24 con l’hashtag #emergenza24.​

Se si avvista un cane o un gatto abbandonato in città: ​

  • chiamate il numero unico 112 e chiedete della Polizia Municipale della vostra zona e successivamente del Canile Sanitario addetto nella vostra zona comunale.

 

Adozioni consapevoli: come farle

Ogni anno, in concomitanza con le vacanze estive, molti enti per la protezione degli animali propongono campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono degli animali, poiché proprio in questa stagione il problema si fa più grave. Gli animali ritrovati – i più fortunati – vengono portati nei canili e gattili, e proprio la scelta di un'adozione consapevole è un modo per aiutarli. L'adozione consapevole è quella fatta direttamente nei centri di accoglienza: potete rivolgervi a quello più vicino a casa e informarvi sulla storia dell'animale, prima di affrontare il percorso di adozione.

Esistono poi altri modi per aiutare, se non è possibile prendere in casa un animale: il primo è quello delle adozioni a distanza di cani e gatti, ovvero un aiuto economico per mantenere chi ha subito un abbandono all'interno dei centri autorizzati. Il secondo è il supporto al cane libero accudito, o cane di quartiere: significa dare cibo e offrire conforto a quei cani che la comunità ormai riconosce come parte del tessuto sociale e che vivono senza pericoli liberi per le strade di un'area metropolitana ben delimitata: anche se così si fronteggia l’abbandono di animali.